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dell'impero romano cap. lxiv. | 321 |
a Pergamo e a Tiatira entro i recinti di numerose moschee, Smirne dee la sua popolazione soltanto al commercio degli Armeni e de’ Franchi. L’unica Filadelfia è stata salvata da una profezia, o dal suo coraggio. Lontani dal mare, dimenticati dagl’Imperatori, attorniati per ogni parte dai Turchi, gl’intrepidi cittadini di Filadelfia difesero per più di ottant’anni la lor religione e la lor libertà, ottenendo un’onorevole capitolazione dal più feroce degli Ottomani. [A. D. 1310-1523] Le colonie greche, le Chiese dell’Asia furon distrutte; scorgesi tuttavia Filadelfia come colonna fra le rovine; confortante esempio che dà a divedere come la condotta più onorevole sia talvolta la più sicura. I Cavalieri di S. Giovanni di Gerusalemme difesero la libertà di Rodi1 per oltre a due secoli, e cotesta isola, sotto il chiaro lor reggimento, acquistò splendore di ricchezza e di fama: nobili e valorosi monaci guerrieri che si meritavano gloria eguale e per mare, e per terra, onde la loro isola, lungo tempo baluardo della Cristianità, e allettò a conquistarla più volte, e più volte respinse i numerosi eserciti de’ Turchi e dei Saracini.
[A. D. 1341-1347] Le discordie de’ Greci furono la prima origine di lor rovina. Durante le guerre civili del primo e del
- ↑ Si consulti il quarto libro della Storia di Malta dell’Abate di Vertot. Questo leggiadro scrittore dà a divedere alquanta ignoranza, supponendo che Otmano, un partigiano dei colli della Bitinia, abbia potuto assediar Rodi per terra e per mare.
ser Supremo, cioè di Dio, nè che fosse una delle persone della nostra Trinità perchè non vi credeva; si sa pure che nemmeno ammetteva un cattivo essere, seduttore occulto, origine del male, cioè il Demonio. (Nota di N. N.)