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298 | storia della decadenza |
Tonkin, della Cocincina, di Pegù, del Bengala, e del Tibet. Trascorrendo poscia con una flotta di mille vele l’Oceano indiano, una navigazione di sessant’otto giorni il condusse, siccome sembra, all’isola di Borneo, situata sotto a Linea equinoziale; d’onde, benchè non tornasse privo di gloria e di prede, non potè consolarsi di aver lasciato fuggire il selvaggio Sovrano di quella contrada.
[A. D. 1258] II. Più tardi, e condotti dai Principi della Casa di Timur, i Tartari conquistarono l’Indostan; ma Holagoù-Kan, pronipote di Gengis, fratello e luogotenente de’ due Imperatori Mangoù e Cublai, terminò la conquista dell’Iran o della Persia. Senza imprendere una enumerazione monotona de’ tanti Sultani, Emiri, o Atabecchi che questo Principe soggiogò, farò unicamente cenno della sconfitta e della distruzione degli Assassini, o Ismaeliti1 della Persia, perchè tale impresa può riguardarsi, come un servigio prestato all’umanità. Il regno di questi odiosi settarj da oltre cento sessant’anni impunemente durava nelle montagne poste ad ostro del mar Caspio, e il loro Principe, o imano inviava un governatore alla colonia del monte Libano, tanto formidabile e famosa nella Storia delle Crociate2. Al fanatismo del Corano gl’Ismaeliti aggiugnevano le opinioni
- ↑ Tutto quanto possiamo sapere intorno agli Assassini della Persia e della Sorìa, lo dobbiamo al sig. Falconet. V. le due Memorie copiosissime di squisita erudizione dal medesimo lotto all’Accademia delle Iscrizioni (t. XVII, p. 127-170).
- ↑ Gl’Ismaeliti della Sorìa o Assassini in numero di quarantamila, aveano acquistate, o fabbricate dieci Fortezze nelle montagne sopra Tortosa, e vennero sterminati dai Mammalucchi verso l’anno 1280.