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248 storia della decadenza

schiatte teutoniche1. Morta Irene non lasciando prole, Andronico sposò Giovanna sorella del Conte di Savoia2, negata, per maritarla ad un Imperator greco, al Re di Francia3. Il Conte, onorando in sua sorella il titolo d’Imperatrice, la fe’ accompagnare da numeroso seguito di nobili donzelle e di cavalieri: fu rigenerata e coronata nella chiesa di S. Sofia col nome più ortodosso di Anna. In occasione di tali nozze, i Greci e gl’Italiani si disputarono ne’ tornei, e con giostre militari, il premio della destrezza e del valore.

    gmatica, (t. I, p. 351), Argentifodinae in Hercyniis montibus imperante Othone magno (A. D. 968) primum apertae, largam etiam opes augendi dederunt copiam. Ma Rimio (p. 258, 259) porta solamente all’anno 1016 la scoperta delle mine d’argento di Grubenhagen o dello Hartz Superiore, che vennero scavate nel secolo XIV, e che rendono tuttavia considerabili somme alla Casa di Brunswick.

  1. Cantacuzeno le rendè una onorevolissima testimonianza ην δ’εκ Τερμανων αυτη θυγατηρ δουκος ντι μπρουζουικ, era di Germania questa moglie del Duca di Brunzuic. (I Greci moderni si valgono del ντ invece del δ e del μπ invece del β, e il tutto farà in italiano di Brunzuic), του παρ’ αντοις επιφανεστατου, και λαμπροτητι παντας τους όμοφυλους ύπερβαλλοντος του γενους, gloriosissimo fra loro, e che per merito superava tutti i suoi nazionali. Encomio giusto e lusinghiero per un Inglese.
  2. Anna o Giovanna, era una delle quattro figlie del grande Amedeo, venutagli da un secondo maritaggio, e zia paterna del principe che gli succedè, Odoardo Conte di Savoja (Tavole di Anderson, p. 650. V. Cantacuzeno, l. 1, c. 40-42).
  3. Questo Re, sempre che il fatto sia vero, debbe essere stato Carlo il Bello, che nello spazio di cinque anni prese tre mogli (1321-1326; Anderson pag. 628). Anna di Savoia fu ricevuta in Costantinopoli nel mese di febbraio dell’anno 1326.