|
dell'impero romano cap. lxi. |
169 |
denti di Ugo Capeto. I più avventurosi di essi si diedero onoratamente al mestiere delle armi; gli altri, men facoltosi e meno solerti, si perdettero, non meno de’ lor cugini del ramo di Dreux, in mezzo all’umile classe dei contadini. Durante un oscuro periodo di quattrocent’anni, ne divenne ogni dì più dubbiosa l’origine regale; talchè la loro genealogia, invece di trovarsi registrata negli annali del regno, è divenuta argomento faticoso di ricerche agli studiosi del Blasone. Sol verso la fine del secolo decimosesto, allorchè videro salire sul trono di Francia, una famiglia non molto più vicina di loro ai Valois, i Courtenai rimembrarono la propria nascita. Essendo nate alcune contestazioni che metteano per fino in dubbio, se legittima fosse la lor nobiltà, si accinsero a provare la regia discendenza, e dopo avere ottenuti i suffragi di venti giureconsulti dell’Italia e dell’Alemagna, implorarono la giustizia e la compassione di Enrico IV, modestamente paragonandosi ai discendenti di David, le prerogative de’ quali non erano state annichilate nè dal volger de’ secoli, nè dal praticato mestiere di falegname1. Ma tutte le circostanze furon contrarie,
- ↑ Di tante istanze, apologie etc., pubblicate dai Principi di Courtenai, ho veduto soltanto le tre seguenti tutte in 8. De Stirpe et Origine Domus di Courtenai: addita sunt responsa celeberrimorum Europae jurisconsultorum, Parigi, 1607. 2. Représentation du procédé tenu à l’instance faite devant le roi par M. de Courtenai, pour la conservation de l’honneur et dignité de leur maison, branche de la royale maison de France, Parigi 1613. 3. Représentation du subject qui a porté messieurs de Salle et de Franville, de la maison de Courtenai, à se retirer hors du royaume, 1614. Il soggetto di questa era un omicidio, per cui i