per cui un figlio deriva dal padre sembravano offrire alla mente qualche debole immagine di un tale mistero. Ma l’idea di nascita parea men confacevole allo Spirito Santo, che invece di un dono o di un attributo divino, veniva considerato dai Cattolici come una sostanza, una persona, un Dio. Comunque non generato, secondo lo stile ortodosso però, procedea. Procedeva egli solo dal padre, o fors’anche dal figlio? Ovvero dal padre e dal figlio? I Greci la prima di queste opinioni ammettevano, i Latini si chiarirono per la seconda; e l’aggiunta della parola filioque1 fatta al Simbolo di Nicea accese la discordia fra le Chiese Gallicana e Orientale. Nei principj di una tal controversia i Pontefici Romani fecero mostra di serbare la neutralità ed un animo moderato2. Con-
- ↑ Rifletta il lettore a ciò che diciamo nella nota posta alla fine del Capitolo. È vero poi che la Chiesa Greca Orientale non volle mai aggiungere, siccome fece l’occidentale Latina, la parola filioque, ritenendo, che lo Spirito Santo proceda da Dio Padre soltanto, e non anche dal figlio, siccome noi crediamo. (Nota di N. N.)
- ↑ Leone III pose sulla cattedra di s. Pietro due scudi di fino argento pesanti ciascuno novantaquattro libbre e mezzo, su i quali inscrisse il testo dei due Simboli (utroque symbolo) pro amore et cautela orthodoxae fidei (Anastas., in Leon. III, nel Muratori, t. III, part. I, p. 208). Il linguaggio(*) tenuto da esso prova evidentemente che nè il filioque, nè il Simbolo di Atanasio, erano riconosciuti a Roma verso l’anno 830.
(*) È certo, che il Simbolo, ossia professione di Fede d’Atanasio, era riconosciuto a Roma, ed approvato, perchè egli già comprende gli stessi sentimenti, più sviluppati, che sono nel Credo ec. del Concilio di Nicea, dei quali il Papa Silvestro, ch’ebbe i suoi procuratori a quel Concilio, ed i di lui successori, furono sempre sostenitori