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storia della decadenza |
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gendo i più possenti fra i baroni ad ammaestrare nella guerra i proprj vassalli, e ad affortificare le loro castella, divennero la cagion principale dell’anarchia. A questa epoca disastrosa viene assegnata l’origine delle città murate: non v’era lontananza che guarentisse assai da un nemico, il quale, pressochè nel medesimo istante, il monastero di S. Gallo nella Svizzera, e la città di Brema, situata sulle coste dell’Oceano settentrionale, inceneriva. L’Impero, ossia il reame dell’Alemagna, rimase per più di trent’anni soggetto alla umiliazione del tributo, ed ogni resistenza cedè alla minaccia fattasi dagli Ungaresi di condurre schiavi i fanciulli e le donne, e di trucidare tutti i maschi che oltrepassassero i dieci anni. Nè posso, nè bramo seguir queste genti al di là del Reno: accennerò soltanto, maravigliandone, che le province meridionali della Francia sentirono esse pur la burrasca, e che l’avvicinare di questi formidabili stranieri spaventò la Spagna dietro a’ suoi Pirenei1. La vicinanza dell’Italia avea eccitate le prime correrie di costoro: nondimeno dal lor campo della Brenta videro con una spezie di terrore la forza e la popolazione apparenti della contrada recentemente scoperta per essi; e la permissione di ritirarsi sollecitarono. Ma il Re d’Italia ne ributtò con orgoglio l’inchiesta; ostinatezza e temerità che a ventimila
- ↑ Il Katona (Hist. ducum ec. p. 107-499) ha diffusa la luce della critica sui tre regni sanguinosi di Arpad, di Zoltano e di Toxo. Egli ha cercato accuratamente tutto quanto riferivasi ai nativi del paese, e agli stranieri; nondimeno a questi annali di gloria e di devastazione ho aggiunta la distruzione di Brema; fatto storico che l’Autore sembra avere ignorato; così Adamo di Brema (1, 43).