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di del Legato d’Innocenzo, Giovanni d’Inghilterra rassegnò la propria corona; e questo Pontefice potè vantarsi de’ due più segnalati trionfi che sul buon senso e sull’umanità sieno stati riportati giammai, la Transustanziazione posta in dogma1, e le prime fondamenta della Inquisizione da esso gettate. [A. D. 1203] Alla voce di lui, due Crociate vennero intraprese, la quarta e la quinta; ma eccetto il re d’Ungheria, queste non ebbero che Principi di secondo ordine per comandanti, e trovatesi le forze inferiori all’ampiezza della impresa, i successi alle speranze del Papa e de’ popoli non corrisposero. [A. D. 1218] I pellegrini della quarta Crociata dimenticarono la Sorìa per Costantinopoli, la conquista della qual capitale operata per l’armi Latine, ne somministrerà l’argomento del seguente Capitolo. Nella quinta Crociata2, dugentomila Franchi sbarcarono alla foce orientale del Nilo: persuasi con assai di ragione che il miglior modo per liberare la Palestina, fosse vincere il Sultano in Egitto, luogo di sua residenza ed emporio di quella dominazione. E veramente, dopo un assedio di sedici mesi, i Musulmani dovettero deplorare

  1. Le massime affatto erronee dell’Autore protestante in ordine a questa materia, sono già state confutate nelle precedenti note (Nota di N. N.).
  2. V. la quinta Crociata e l’assedio di Damieta in Giacomo di Vitry (l. III, p. 1125-1149), in Bongars, testimonio oculare (Gesta Dei), in Bernardo il Tesoriere, contemporaneo (Script. Muratori, t. VII, p. 825-846, c. 190-207), in Sanuto, laborioso compilatore (Secreta fidel. crucis, l. II, parte XI, cap. 4-9); e fra gli Arabi in Abulfaragio (Dinast., p. 294) e nella fine dell’Opera del Joinville, pag 533-537, 540-547, ec.