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l’animale esclamare: „Credi forse che il re Riccardo1 si aggiri per queste boscaglie?„ La crudeltà ch’ei verso i Musulmani adoprò, era effetto di zelo e di violenza della sua indole; ma penoso mi è il persuadermi che un guerriero sì abile e prode nel giovarsi della sua lancia, siasi avvilito a ricorrere al ministero del pugnale contra il proprio collega, il valoroso Corrado di Monferrato, morto ad Acri per tradimento d’ignota mano2. Dopo la presa d’Acri e la partenza di Filippo, Riccardo, fattosi condottiero de’ Crociati alla conquista della costa marittima, le città di Giaffa e di Cesarea aggiunse agli avanzi del regno di Lusignano; e un cammino di cento miglia che Ascalon da Acri divide, fu per undici giorni l’aringo di un grande e continuo combattimento; e fuvvi un punto che scoraggiate le truppe turche, Saladino si trovò sul campo di battaglia da sole diciassette delle sue guardie accompagnato; pur vi rimase senza calar le bandiere, nè permettere che sol per poco cessasse lo squillo delle sue trombe. Ben pervenne a riordinare i soldati, e a ricondurli contro il nemico: ben i suoi predicanti e i suoi

  1. Joinville (p. 17). ,,Guides-tu que ce soit le roi Richard?,,
  2. Egli era nondimeno colpevole di un tal delitto agli occhi de’ Musulmani, i quali attestano che gli assassini confessarono essere stati inviati dal Re d’Inghilterra (Bohadin p. 225); mentre la difesa del re è tutta fondata sopra una supposizione evidentemente assurda (Hist. de l’Acad. des inscript., t. XVI, p. 155-163), sopra una pretesa lettera del Capo degli assassini, lo Sceik, o Vecchio della Montagna, che giustificava Riccardo, assumendo sopra di sè il biasimo, o il merito di un tale assassino.