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386 | storia della decadenza |
[A. D. 1189] de’ Latini della Palestina1. [A. D. 1189] Una gran parte dei guerrieri della terza Crociata, era condotta dall’Imperatore Federico Barbarossa2, che non meno dei Re di Francia e d’Inghilterra, scosso erasi alla notizia della perdita di Gerusalemme, perdita che tutti i Cristiani feriva. Le tre spedizioni, e nel numero de’ Crociati, e nelle lor traversate per mezzo al greco Impero, e nelle circostanze e negli avvenimenti de’ loro scontri co’ Turchi, si rassomigliano. Un compendioso paralello eviterà le repliche di un monotono e molesto racconto. Comunque l’immaginazione possa trovarsi allettata dall’idea di una Storia seguìta delle Crociate, questa però non offre continuamente, se non se le stesse cagioni e gli stessi effetti; e i moltiplici sforzi adoperati, ora a difendere, ora a conquistar Terra Santa, ad altrettante copie imperfette di un medesimo originale, molto avvicinansi.
I. Le numerose bande che seguirono sì da vicino le orme de’ Pellegrini erano condotte da Capi eguali
- ↑ Intorno la seconda Crociata di Corrado III e di Luigi VII, v. Guglielmo di Tiro (l. XVI, c. 18-29), Ottone di Freysingen (l. I, cap. 34-45, 59, 60), Mattia Paris (Hist. Mayor., p 68), Struve (Corpus Hist. Germanicae, p. 372, 373), Scriptores rerum Franc., del Duchesne, t. IV; Niceta, in Vit. Manuel, l. I, c. 4, 5, 6, pag. 41-48; Cinnamo (l. II, p. 41-49).
- ↑ Intorno alla terza Crociata di Federico Barbarossa V. Niceta in Isacco l’Angelo (l. II, cap. 3-8, pag. 257-266), Struvio (Corpus Hist. Ger. p. 414), e due istorici che probabilmente furono spettatori: Taginone (in Script. Freher., t. I, p, 406-416, ediz. Struvio) e l’Anonimo de Expeditione Asiatica, Fred. 1 (in Canisii antiquit. Lection., t. III, part. II, p. 498-526, ediz. Basnage).