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storia della decadenza |
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Antiochia, nella chiesa di mio fratello, San Pietro, vicino all’Altar Maggiore, si troverà, scavando sotterra, il ferro che percosse il costato del nostro Redentore. Fra tre giorni, questo strumento dell’eterna salute verrà manifestato ai suoi discepoli, e la liberazione de’ medesimi opererà. Cercate, e troverete. Sollevate questo mistico ferro in mezzo all’esercito, e andrà a ferire fino nell’anima i miscredenti„. Il vescovo di Puy, Legato del Papa, mostrò di ascoltare, con indifferenza e poca fiducia, la rivelazione del prete marsigliese; ma avidamente l’accolse il Conte Raimondo, che questo suo fedele suddito aveva prescelto, a nome dell’appostolo, per essere guardiano della Santa Lancia. Deliberatosi di tentare l’esperimento, nel terzo giorno indicato dalla profezia, il messo di S. Andrea, dopo essersi, com’era convenevole, a ciò preparato col digiuno e colla preghiera, introdusse nel tempio dodici spettatori di sua confidenza, nel cui novero il Conte Raimondo e il Cappellano di lui computavansi; sbarrate vennero le porte per evitare l’affoltamento delle turbe impazienti di verificare il prodigio. Si cominciò lo scavamento nel luogo che era stato accennato; ma gli operai che si davano la muta, dopo essere scesi co’ loro ordigni fino alla profondità di dodici piedi, non quindi rinvenivano quanto cercavasi. Solamente la sera, allorchè il Conte si fu ritirato alle sue stanze, e quando gli spettatori, stanchi incominciavano a bisbigliare, Bartolommeo in camicia, e dopo essersi levate le scarpe, si calò coraggiosamente entro la fossa. L’oscurità dell’ora e del luogo, gli agevolò l’artifizio di celare in quella cavità il ferro di una lancia che a qualche Saracino avea appartenuto.