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tando con indignazione questi guerrieri tutto quanto eglino pure aveano sofferto dai Normanni, marciarono contra un nemico di lor nazione, e giubilanti, e impazienti di ricuperar nell’Epiro la gloria che alla giornata di Hastings aveano perduta. I Varangi erano inoltre sostenuti da alcune bande di Franchi o Latini; tutti coloro che, per sottrarsi alla tirannide di Guiscardo, riparati eransi a Costantinopoli, agognavano l’istante di segnalare il loro zelo, e appagare in uno la sete della vendetta. In così ardue circostanze l’Imperatore non aveva avuti a schifo gli impuri soccorsi de’ Paoliziani, o de’ Manichei della Tracia e della Bulgaria; i quali eretici all’intrepidezza de’ martiri l’operoso valore e la disciplina di eccellenti soldati aggiugnevano1. Un negoziato col Sultano avendo procurato all’Imperatore un rinforzo di mille Turchi all’incirca, si videro insieme in contrasto le frecce della cavalleria scitica, e le lance della normanna. Udite le prime voci del formidabile esercito che incontro venivagli, Roberto raunò un consiglio da’ suoi primarj uffiziali composto. „Voi vedete, lor disse, in qual pericolo vi trovate: esso è incalzante, inevitabile. Le colline sono coperte di guerrieri e di stendardi: l’Imperator greco è accostumato alle guerre e ai trionfi. La disciplina e l’unione solamente ci possono far salvi, e sono pronto a cedere il comando ad un Generale più abile di me„. Le acclamazioni generali, e persino de’ suoi segreti nemici, avendolo in sì periglioso momento fatto certo della stima e della confidenza d’ognuno; „contiam dunque, esclamò, sui

  1. V. il Pugliese (l. I, p. 256). Ho già descritto nel capitolo LIV la storia e l’indole di questi Manichei.