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stesso paese e nella lingua stessa, da tempo antichissimo1. Se la composizione del Corano sorpassa le facoltà dell’uomo, a qual intelletto superiore debbesi attribuire l’Iliade d’Omero, le Filippiche di Demostene? In tutte le religioni, la vita del fondatore supplisce al silenzio delle sue rivelazioni scritte: le parole di Maometto furono considerate come tante lezioni di verità, le sue azioni come esempi di virtù; dalle sue mogli, dai suoi compagni fu conservata la rimembranza di quanto avea detto e fatto in tutta la vita pubblica e privata. Due secoli appresso, il Sonna, o sia la legge orale, fu statuita e consacrata dal lavoro di Al-Bochari, il quale separò centomila dugentosettantacinque tradizioni autentiche da un ammasso di tremila più incerte o men vere. Ogni giorno soleva questo pio Autore trasferirsi a pregare nel tempio della Mecca. Ivi facea le sue abluzioni colle acque dello Zemzem; depose successivamente le sue carte su la cattedra e su la tomba dell’appostolo, e dalle quattro Sette ortodosse de’ Sonniti fu approvata quell’Opera2.

  1. „Colloquia„ (siano reali o favolosi) „in media Arabia atque ab Arabibus habita„, (Lowth, De poesi Hebraeorum praelect. 32, 33, 34, col Michaelis suo editore tedesco Epimetron IV). Il Michaelis per altro (p. 671, 673) ha notate molte immagini che vengono dall’Egitto, come l’elefantiasi, il papiro, il Nilo, il coccodrillo, ec. Ha caratterizzato l’idioma in cui è scritto il libro di Giobbe, colla denominazione equivoca di Arabico-Hebraea. La rassomiglianza de’ dialetti procedenti dalla stessa fonte era assai più sensibile nella loro infanzia che nella maturità (Michaelis, p. 682; Schutens, in praefat Job).
  2. Al-Bochari morì, A. H. 224. V. d’Herbelot, p. 208, 416, 827; Gagnier, Nota ad Abulfeda, c. 19, p. 33.