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58 storia della decadenza

ritato Adamo alcun dritto alla gratitudine e al rispetto de’ figli; una classe inferiore de’ proseliti della sinagoga osservava i sette precetti di Noè1, e i Sabei onoravano in certo modo la memoria d’Abramo nella Caldea, ove era nato il patriarca. Aggiugnea Maometto che fra le miriadi parecchie di profeti da Dio inspirati, Mosè e Gesù Cristo soli viveano e regnavano ancora, e che quanto rimaneva degli scritti inspirati era registrato ne’ libri dell’antico e nuovo Testamento. Il Corano2 ha consecrata e abbellita la storia miracolosa di Mosè, e possono i Giudei vendicarsi della lor cattività col vanto di vedere accettati i lor dommi dalle nazioni, delle quali essi beffano i simboli di fede più moderni. Il Profeta dei Musulmani palesa una gran riverenza per l’Autore del cristianesimo3. „Gesù Cristo, figlio di Maria„, dice egli, „è veracemente l’appostolo di Dio, egli è la sua parola mandata nel grembo di Maria; è uno spirito che da lui procede: merita onore in questo Mondo e nell’altro: egli è di quelli che più s’avvicinano alla faccia di Dio„4. Esso poi accumula sul capo di lui le meraviglie e de’ Vangeli veri e de-

  1. I sette precetti di Noè sono spiegati dal Marsham (Canon. chronicus, p. 154-180), che in questa occasione aderisce al sapere e alla credulità dello Selden.
  2. D’Herbelot ha seminato con amenità, ne’ suoi articoli Adamo, Noè, Abramo, Mosè, ec., le leggende inventate dalla fantasia de’ Musulmani, che hanno piantato il loro edificio su le fondamenta della Sacra Scrittura e del Talmud.
  3. Corano, c. 7, p. 128, ec.; c. 10, p. 173, ec.; d’Herbelot, p. 647, ec.
  4. Corano, c. 3, p. 40; c. 4, p. 80; d’Herbelot, p. 390, ec.