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dell'impero romano cap. l 41

miglianza con quelle de’ Giudei lor cattivi; citavano i libri secreti d’Adamo, di Seth, d’Enoch; e una lieve tintura dell’Evangelo fece di tai politeisti i Cristiani di San Giovanni che stanno nel territorio di Bassora1. Le are di Babilonia furono atterrate dai Magi, ma la spada d’Alessandro vendicò le ingiurie de’ Sabei; per più di cinque secoli gemette la Persia sotto giogo straniero: alcuni de’ discepoli di Zoroastro scamparono dal contagio della idolatria, e respirarono co’ loro antagonisti l’aria libera del deserto2. Erano già stanziati nell’Arabia i Giudei da sette secoli prima, della morte di Maometto, e le guerre di Tito e d’Adriano ne scacciarono un più gran numero dalla Terra Santa. Questi esuli industriosi aspirarono alla libertà e alla dominazione, formarono sinagoghe nella città, castella nel deserto, e i Gentili, cui convertirono alla religione Mosaica, furono confusi co’ figli d’Israele, a’ quali, pel segno esterno della circoncisione, rassomigliavano. Più operosi ancora e più fortunati furono i missionari Cristiani: sostennero i Cattolici3 le pretensioni loro all’im-

    ste cose, fossero conformi a quelle degli Ebrei: del resto sono stati attribuiti alcuni libri ad Adamo, a Seth, e ad Enoch. (Nota di N. N.)

  1. D’Anville (l’Eufrate e il Tigri, p. 130-147) determina il sito di que’ cristiani equivoci. L’Assemani (Bibl. orient., t. IV, p. 607-614) avrà forse esposto i lor veri Domma, ma è fatica arrischiata il voler fissare la credenza d’un popolo ignorante che teme e arrossisce di svelare le sue arcane tradizioni.
  2. Abitavano i Magi nella provincia di Bahrein (Gagnier, Vie de Mahomet, t. III, p. 114) frammisti agli Arabi antichi (Pocock, Specimen, p. 146-150).
  3. Cioè i Cattolici hanno procurato di spargere il più