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dell'impero romano cap. liii. 453

rella Anna, la voce imperiosa della necessità o del timore impose silenzio a tutti i pregiudizi, e rimosse tutti i riguardi relativi alla dignità imperiale. [A. D. 988] Un idolatra settentrionale, Volodimiro, duca di Russia, aspirò alla mano della figlia degli imperatori; sostenne l’inchiesta con minacce di guerra, colla promessa di convertirsi e coll’offerta di soccorso contro un ribelle che turbava l’impero. La principessa Greca, vittima della sua religione, fu svelta dal palazzo de’ suoi avi, e condannata a correre in cerca d’una corona selvaggia, e d’un esiglio disperato sulle rive del Boristene appresso al Circolo polare1. Pure il matrimonio fu felice, e fecondo: la figlia di Geroslao, nipote d’Anna, illustre pel sangue da cui proveniva, sposò un re di Francia, Enrico I, il quale andò a cercare una moglie sui confini dell’Europa e del Cristianesimo2.

Nella sua reggia di Bisanzio, l’imperatore era il primo schiavo del cerimoniale, che imponeva ai sudditi,

  1. Cedreno (t. II. p. 699), Zonara (t. II, p. 221), Elmacin (Hist. Saracen., l. III, c. 6), Nestore (apud Lévesque, t. II, p. 112), Pagi (Critica, A. D. 987, n. 6); combinazion singolare! Volodimiro ed Anna son nel numero dei Santi della chiesa russa, eppure noi conosciamo i vizi del primo e ignoriamo le virtù della seconda.
  2. „Henricus primus duxit uxorem scythicam, russam, filiam regis Jeroslai„. Alcuni vescovi Greci furono spediti ambasciatori in Russia; e il padre „gratanter filiam cum multis donis misit„. Si fece questo matrimonio nel 1051. V. i passi delle cronache originali negli storici di Francia del Bouquet (t. XI, p. 29-159-161-319-384-481). Il Voltaire ha potuto maravigliarsi di questa alleanza; ma non avrebbe dovuto confessarsi ignaro del paese, della religione ec., di Jeroslao, nome notissimo negli Annali di Russia.