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412 | storia della decadenza |
CAPITOLO LIII.
Sembra che alcuni raggi di luce scendano a rischiarare la profonda oscurità del secolo decimo. Noi con curiosità e con riverenza gettiamo lo sguardo sulle Opere di Costantino Porfirogeneta1, composte in età matura per istruzione del figlio, nelle quali ci avvisa che egli intende spiegare davanti ai nostri occhi lo stato dell’impero d’oriente dentro e fuori, in pace e in guerra. Nel primo di quei libri descrive minutamente l’imperatore le pompose cerimonie della chiesa e del palazzo di Costantinopoli, giusta il suo cerimoniale, o quello de’ suoi predecessori2. Cerca nel secondo di considerare esattamen-
- ↑ Claudiano spiega con eleganza il senso dell’epiteto Πορφυρογενητος, porfirogeneta, ossia nato nella porpora.
Ardua privatos nescit fortuna Penates;
Et regnum cum luce dedit. Cognata potestas
Excepit Tyrio venerabile pignus in ostro.E il Ducange, nel suo Glossario greco e latino, riferisce molti passi che esprimono lo stesso pensiero.
- ↑ Un superbo manoscritto di Costantino (De Caeremoniis aulae et ecclesiae Byzantinae), fu trasportato da Costantinopoli a Buda, a Francfort e a Lipsia, ove dal Leich, e