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linguaggio del tempo, si distinguevano le loro abitazioni col nome di scuole dei Greci e dei Goti, dei Lombardi e dei Sassoni; ma quel rispettabile recinto era sempre esposto senza difesa a un insulto dei sacrileghi. L’autorità fu prodiga di tutto il suo potere, la carità di tutte le sue limosine a circondarlo di mura e di torri, e per quattro anni, che durò questo pio lavoro, fu veduto, a tutte le ore e in tutte le stagioni, l’instancabile Pontefice intento ad incoraggiare gli operai colla sua presenza.

[A. D. 852] Il nome di città Leonina, da lui dato al Vaticano, lascia trapelare il suo amore di gloria, passion generosa ma terrena; nondimeno, molti atti di penitenza e d’umiltà cristiana temperarono l’orgoglio di quella dedica. Il Papa ed il clero girarono a piedi, e sotto il sacco e la cenere, il recinto segnato per la nuova città; salmi e litanie furono i canti di trionfo; si aspersero d’acqua santa i muri, e sul fin della cerimonia Leone pregò gli appostoli e l’esercito degli angeli a mantener l’antica e la nuova Roma sempre pure, felici e inespugnabili1.

[A. D. 838] L’imperator Teofilo, figlio di Michele-il-Balbo, è un dei principi più attivi e coraggiosi che abbiano nel medio evo occupato il trono di Costantinopoli. Mar-

  1. Gli Arabi e i Greci tacciono egualmente in proposito dell’invasion di Roma, fatta dagli Affricani. Le cronache latine non ci istruiscono abbastanza (V. gli Annali del Baronio e del Pagi). Anastasio, bibliotecario della chiesa Romana, istorico contemporaneo, è la guida autentica che abbiam seguìta per la storia de’ Papi del nono secolo. La sua vita di Leon IV contiene ventiquattro pagine (p. 175-199 ediz. di Parigi): e se comprende in gran parte minuzie superstiziose, dobbiamo biasimare e lodare ad un tempo il suo eroe, perchè più spesso è stato in chiesa che al campo.