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280 | storia della decadenza |
lettera che permetteva di aggregare i reami ignoti dell’occidente alla religione, ed al trono dei Califfi. Musa intanto manteneva segretamente e cautamente in Tanger il suo carteggio con Giuliano, e sollecitava gli apparecchi; ma per liberare i congiurati da ogni rimorso gli andava assicurando, che si terrebbe contento alla gloria o al bottino di quella impresa, nè mai avvisarebbe di stanziare gli Arabi al di là del mare che separa l’Affrica dall’Europa1.
[A. D. 710] Prima di affidare un esercito di fedeli ai traditori e agli infedeli d’una terra estrania, volle Musa fare della lor forza e veracità una prova di poco rischio. Cento Arabi, e quattrocento Affricani tragittarono su quattro navi da Tanger a Ceuta; il nome di Tarik, lor Capo, indica tuttavia il sito ove sbarcarono, e la data di questo memorando avvenimento2 è
- ↑ Gli orientali Elmacin, Abulfaragio ed Abulfeda trapassano in silenzio la conquista della Spagna, o appena appena ne fan motto. Il testo di Novairi e degli altri scrittori Arabi si trova, con qualche mistura, nella storia dell’Affrica e della Spagna sotto la dominazion degli Arabi (Parigi 1765, 3 vol. in 12, t. I, p. 55-114), scritta dal signor de Cardonne, e in modo più conciso nella storia degli Unni (t. I, p. 347-350) del signor de Guignes. Il bibliotecario dell’Escurial non ha risposto alla mia aspettazione, eppure sembra che abbia attentamente rifrustati i materiali confusi che sono sotto la sua custodia. Alcuni frammenti preziosi del genuino Razis (che scrisse in Cordova l’anno dell’Egira 300), di Ben-Hazil, etc. dan lume alla storia della conquista di Spagna (V. Bibl. Arabico-Hispana, t. II, p. 32-105, 106-182, 252-319, 332). Il dotto Pagi ha fatto suo pro delle cognizioni che aveva il suo amico abate di Longuerne sulla letteratura degli Arabi, e molto mi giovarono le lor fatiche.
- ↑ Uno sbaglio di Rodrigo di Toledo, nel paragone che ha fatto degli anni lunari dell’Egira cogli anni giuliani dell’Era di