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storia della decadenza |
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la popolazione di Marsiglia. Convien dire che un occulto motivo, forse nato da qualche superstizione, determinasse i fondatori a prescegliere una situazione tanto infelice. Fabbricarono le abitazioni di melma, o di pietra, sopra un piano lungo due miglia circa, e largo d’un miglio, alle falde di tre monti sterili. Il suolo è roccia; l’acqua, non esclusa quella del santo pozzo di Zemzem, è amara o salmastra; i pascoli remoti dalla città, e l’uva che si mangia viene da’ giardini di Tayef, che sono lontani sessantasei miglia. Si segnalavano fra le diverse tribù Arabe i Koreishiti che regnavano alla Mecca, per la riputazione, e il valore; ma nel mentre che la trista qualità del terreno era ritrosa all’agricoltura, erano essi collocati in luogo vantaggioso per trafficare. Col mezzo del porto di Gedda, distante solo quaranta miglia, manteneano un’agevole corrispondenza coll’Abissinia, e questo regno cristiano fu il primo asilo de’ discepoli di Maometto. Si trasportavano i tesori dell’Affrica a traverso della penisola a Gerrha, o Katif, città della provincia di Bahrein, edificata da’ fuorusciti della Caldea, i quali, è fama, impiegarono per materiali una rocca di sale1. Si conduceano di poi, colle perle del golfo Persico, su le zattere, sino alla foce dell’Eufrate. Giace la Mecca quasi in pari distanza, cioè trenta giornate di viaggio lontana dall’Yemen che le sta a destra, e dalla Siria posta su la sinistra. Quelle caravane posavano il verno nell’Yemen, la state nella Siria, e l’arrivo loro dispensava i vascelli dell’India dalla noiosa e
- ↑ Strabone, l. XVI, p. 1110. D’Herbelot (Bibl. orient., p. 6.) accenna una di queste case di sale presso Bassora.