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148 | storia della decadenza |
che si adora in quel tempio magnifico con tante cerimonie misteriose: meno sarebbero sorpresi dal culto d’Oxford o di Ginevra, ma sarebbero sempre astretti ad imparare il catechismo della Chiesa, e a studiare i lunghi commenti pubblicati sugli scritti loro e sulle parole del lor Maestro; ma la moschea di Santa Sofia rappresenta, peraltro con più magnificenza e maggiori proporzioni, l’umile tabernacolo innalzato a Medina per mano di Maometto. Tutti i Musulmani hanno resistito ad ogni tentativo d’avvilire gli oggetti della fede e divozion loro adattandoli a’ sensi e all’immaginazione dell’uomo. „Credo in un solo Dio, e Maometto è il suo appostolo:„ questa è la
blicarono; li troverebbero spiegati dai Concilj generali, ed espressi in formule, od Atti di Fede, secondo lo spirito ond’essi medesimi li sparsero. Vi troverebbero a dir vero nuovi metodi, nuove discipline, nuove cerimonie. Ma S. Pietro stesso nel Concilio da lui tenuto in Gerusalemme pose, di consenso cogli altri seguaci di Cristo ch’era già morto, alcune regole, e prese risoluzioni convenienti, e vantaggiose alle circostanze de’ cristiani di quell’epoca, come pure fece S. Paolo nella Grecia; e perciò vedrebbero con piacere i buoni ed utili ordinamenti, e discipline, che secondo le circostanze, e per l’utilità e propagazione del cristianesimo, e l’edificazione de’ credenti, furono fatti in Roma, e diffusi nelle province a norma delle decisioni dei Concilj, e delle Decretali e Costituzioni de’ Papi; e vedrebbero poi a decoro della religione, e quindi con grande compiacenza, un tempio magnifico eretto dalle idee principesche, e dai tesori di Giulio II, e di Leone X; vedrebbero poi in un colla semplicità del culto protestante di Ginevra l’allontanamento dalla buona dottrina, cui per altro diedero origine le grandi spese, e le publicate Indulgenze di Leone X per la costruzione del Vaticano. (Nota di N. N.)