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mura di Cartagine1, ma nelle vicinanze di Tripoli le colonne greche di Cirene furono finalmente estirpate; ed il conquistatore, calcando le orme di Alessandro, ritornò in trionfo per le arene del deserto Libico. [A. D. 626] Nella prima campagna, un altro esercito si avanzò dall’Eufrate al Bosforo Tracio: Calcedonia si arrese dopo un lungo assedio, ed un campo Persiano si mantenne per più di dieci anni al cospetto di Costantinopoli. La spiaggia del Ponto, la città di Ancira, e l’isola di Rodi si annoverarono fra le ultime conquiste del Gran Re; e se Cosroe avesse posseduto qualche forza marittima, l’illimitata sua ambizione avrebbe sparso la schiavitù e la desolazione sopra le province dell’Europa.

Dalle rive lungamente contese del Tigri e dell’Eufrate, il regno del nipote di Nushirvan subitamente si estese all’Ellesponto ed al Nilo, antichi limiti della monarchia Persiana. Ma le province, foggiate da una consuetudine di sei secoli alle virtù ed ai vizi de’ Romani, sopportavano di mal animo il giogo de’ Barbari. L’idea di una Repubblica era tenuta ognor viva dalle instituzioni, od almeno dagli scritti de’ Greci e de’ Romani, ed i sudditi di Eraclio aveano sin dall’infanzia imparato a profferire i vocaboli di libertà e di legge. Ma i Principi dell’Oriente, per orgoglio o per politica, usarono in ogni tempo di spiegare i titoli e gli attributi dell’onnipotenza loro; di far sentire alle nazioni

  1. L’errore di Baronio e di altri parecchi scrittori che ci hanno voluto far credere che le conquiste di Cosroe si fossero estese sino a Cartagine, in luogo di Calcedonia, si fondò sulla rassomiglianza dei greci vocaboli Καλχηδονα e Καρχηδονα che si leggono nei testi di Teofane, e che sono stati confusi ora dai copisti ed ora dai critici.