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dell'impero romano cap. xlv. 299

sità. La figlia di Alboino e di Rosmunda fu imbarcata per Costantinopoli, unitamente alle più ricche spoglie de’ Lombardi. La mirabil gagliardia di Peredeo divertì ed atterrì la corte Imperiale: la sua cecità e la sua vendetta offrirono un’imperfetta copia delle avventure di Sansone. [A. D. 573] I liberi suffragi della nazione, nell’assemblea di Pavia, elessero Clefone, uno de’ più nobili capi Lombardi, a successor di Alboino. Ma diciotto mesi non erano ancora trascorsi, che il trono venne contaminato da un secondo assassinio. Clefone fu trafitto dalla mano di un suo famigliare. L’ufficio regale rimase per dieci anni sospeso, durante l’età minore del suo figlio Autari, e l’Italia languì divisa ed oppressa sotto l’aristocrazia ducale di trenta tiranni1.

Il nipote di Giustiniano, nell’ascendere al trono, avea proclamato una novella Era di felicità e di gloria. Ed in cambio, gli annali del secondo Giustino sono contrassegnati dalla vergogna di fuori2, e dalla miseria di dentro. Nell’Occidente, l’Imperio romano venne afflitto dalla perdita dell’Italia, dalla desolazione dell’Affrica, e dalle conquiste dei Persiani. L’ingiustizia prevalse nella capitale e nelle province; i ricchi tremavano per le loro proprietà, i poveri per la loro salvezza: i magistrati ordinarj erano ignoranti o ve-

  1. Vedi l’Istoria di Paolo, l. II c. 28-32. Ho cavato parecchie interessanti particolarità dal Liber pontificalis d’Agnello, in Script. rer. Ital. t. II p. 124. Fra tutte le guide cronologiche, la più sicura è il Muratori.
  2. Gli autori originali sul Regno di Giustino il Giovine sono Evagrio (Hist. eccl. l. V c. 1-12), Teofane (Chronograph. p. 204-210), Zonara (t. II l. XIV p. 70-72), Cedreno (in Compend. p. 388-392).