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278 storia della decadenza

CAPITOLO XLV.

Regno di Giustino il Giovane. Ambasceria degli Avari. Si stabiliscono sul Danubio. Conquista dell’Italia fatta da’ Lombardi. Adozione e Regno di Tiberio. Regno di Maurizio. Stato dell’Italia sotto i Lombardi e gli Esarchi di Ravenna. Calamità di Roma. Carattere e Pontificato di Gregorio I.

[A. D. 565] Negli ultimi anni di Giustiniano, l’inferma sua mente era dedicata alle contemplazioni celesti, ed egli trascurava gli affari di questo mondo quaggiù. I suoi sudditi erano stanchi di comportare più a lungo la sua vita e il suo regno: non pertanto tutti gli uomini atti a riflettere, paventavano il momento della sua morte, come quello che dovea involgere la capitale nel tumulto, e l’Impero nella guerra civile. Questo monarca senza prole avea sette nipoti1, figli o nipoti di suo fratello e di sua sorella, tutti educati nello splendore di una condizione reale. Il mondo gli avea veduti negli alti comandi delle province e degli eserciti; conosciuta era l’indole di ciascun di loro, zelanti n’erano gli aderenti, e siccome la gelosia del vecchio Sire sempre differiva a dichiarare il successore qual fosse,

  1. Vedi nelle Familiae byzantinae di Ducange (p. 89-101), quanto si riferisce alla famiglia di Giustino e di Giustiniano. Ludewig (in vit. Justinian. p. 131) ed Eineccio (Hist. iuris rom. p. 374), giureconsulti devoti, hanno spiegata la genealogia del favorito lor principe.