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mazzare il ladrone notturno; ma in chiaro giorno non era lecito di spegnerlo senza che si avesse una qualche prova di pericolo. Chiunque sorprendeva un adultero nel suo letto nuziale, poteva liberamente dare sfogo alla sua vendetta1. La provocazione scusava il più sanguinoso o fiero oltraggio2, nè fu prima del Regno di Augusto che il marito venne ridotto a pesare il grado dell’offensore, ed il padre condannato a sacrificare la sua figlia, insieme col ribaldo suo seduttore. Dopo la cacciata dei Re, l’ambizioso Romano che avesse ardito di assumere il titolo, o d’imitare la tirannide loro, era consacrato ai Numi Infernali. Qualunque de’ suoi concittadini aveva la spada della giustizia in sua mano; e l’azione di Bruto, benchè contraria alla gratitudine ed alla prudenza, era anticipatamente santificata dal giudizio della sua patria3. La barbara consuetudine di portar armi in seno alla

  1. Il primo discorso di Lisia (Reiske, Orator. graec. t. V p. 2-48) è la difesa di un marito che avea ucciso un adultero. Il Dottore Taylor (Lectiones Lysiacae, c. 11, in Reiske, t. VI, 301-308) discute con molta dottrina i diritti dei mariti e de’ padri in Roma ed in Atene.
  2. Vedi Casaubon, (ad Athenaeum, l. 1 c. 5 p. 19). Percurrent raphanique mugilesque (Catullo, p. 41, 42, ed. di Vossio). Hunc mugilis intrat (Giovenale, Sat. X, 317). Hunc perminxere calones (Orazio, l. I, Sat. II, 44). „ Familiae stuprandum dedit..... Fraudi non fuit (Valerio Massimo, l. VI c. 1 n. 13).
  3. Tito Livio (11, 8) e Plutarco (in Publicola, t. 1 p. 187) allegano questa legge: essa interamente giustifica la opinion pubblica su la morte di Cesare; opinione che Svetonio non temette di pubblicare sotto il governo degli Imperatori. Jure caesus existimatur, dice egli, in Julio, c. 76. Leggansi anche le lettere che si scrissero Cicerone e Muzio poco dopo gl’Idi di Marzo (ad Fam. XI, 27, 28).