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88 | storia della decadenza |
visibile o invisibile aiuto favorì la causa d’un Principe liberale ed ortodosso; e non bisogna interpretar la profana osservazione di Clodoveo medesimo, che S. Martino era un dispendioso amico1, come un sintoma d’alcun permanente o ragionato scetticismo. Ma la terra non meno che il cielo si rallegrò della conversione de’ Franchi. Nel memorabile giorno, in cui Clodoveo uscì dal fonte battesimale, egli solo nel Mondo cristiano meritò il nome e le prerogative di Re Cattolico. L’Imperatore Anastasio ammetteva de’ pericolosi errori intorno alla natura dell’incarnazione divina; ed i Barbari dell’Italia, dell’Affrica, della Spagna e della Gallia erano involti nell’eresia Arriana. Il maggiore, o piuttosto l’unico figlio, della Chiesa fu riconosciuto dal Clero per suo legittimo sovrano, o glorioso liberatore; e le armi di Clodoveo furono valorosamente sostenute dal zelo e dal fervore della fazione cattolica2.
[A. 497] Sotto l’Impero Romano la ricchezza e la giurisdizione dei Vescovi, il sacro carattere e perpetuo ufizio loro, i numerosi dipendenti, la popolar eloquenza e le
- ↑ Dopo la vittoria Gotica, Clodoveo fece delle ricche offerte a S. Martino di Tours. Ei desiderava di riscattare il suo cavallo di battaglia col dono di cento monete d’oro; ma l’incantato cavallo non potè muoversi dalla stalla, finattantochè non fu raddoppiato il prezzo del suo riscatto. Questo miracolo eccitò il Re ad esclamare: Vere R. Martinus est bonus in auxilio, sed carus in negotio. Gesta Francor. in Tom. II. p. 554, 555.
- ↑ Vedi la lettera scritta dal Pontefice Anastasio al convertito Reale (in Tom. IV. p. 50, 51). Avito, Vescovo di Vienna, scrisse a Clodoveo sul medesimo soggetto (p. 49); e molti Vescovi Latini lo vollero assicurare del loro contento ed attaccamento.