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46 | storia della decadenza |
de’ domestici loro predicatori; e fu adottato l’Arrianismo come la fede nazionale de’ convertiti guerrieri, che si stabilirono sulle rovine dell’Impero occidentale. Questa irreconciliabile differenza di religione fu una perpetua sorgente di gelosia e d’odio; e la taccia di Barbaro fu sempre più amareggiata dal più odioso epiteto d’eretico. Gli Eroi del Norte, che si erano sottoposti con qualche ripugnanza a credere, che tutti i loro maggiori fossero all’inferno1, restaron sorpresi, ed inaspriti al sentire, ch’essi medesimi non avevan fatto, che mutare la maniera dell’eterna lor dannazione. Invece del dolce applauso, che i Principi Cristiani sono avvezzi ad attendere da’ loro fedeli Prelati, i Vescovi ortodossi, ed il loro Clero erano in opposizione con le Corti Arriane; e l’indiscreta lor opposizione spesso diveniva rea, e poteva talvolta esser pericolosa2. Il pulpito, quel sicuro e sacro istrumento di sedizione, risuonava de’ nomi di Faraone, e d’Oloferne3; la mal contentezza pubblica era infiammata dalla speranza, o dalla promessa d’una gloriosa liberazione; ed i sediziosi Santi eran tentati a promuovere
- ↑ Ratbodo, Re de’ Frisoni, fu tanto scandalizzato da tal temeraria dichiarazione d’un Missionario, che tornò indietro, dopo esser entrato nel fonte battesimale. (Vedi Fleury Hist. Eccl. Tom. IX. p, 167).
- ↑ Le lettere di Sidonio Vescovo di Vienna sotto i Visigoti, e d’Avito Vescovo di Vienna sotto i Borgognoni dimostrano alle volte, in oscuri accenti, le disposizioni generali de’ Cattolici. L’istoria di Clodoveo, e di Teodorico somministrerà de’ fatti particolari su questo proposito.
- ↑ Genserico confessò tal somiglianza, mediante la severità con cui punì quelle indiscrete allusioni. Victor Vitens- l. 7. p. 10.
che le Chiese di Cristo (cioè de’ Cattolici) eran piene di Unni, di Svevi, di Vandali, di Borgognoni.