320 |
storia della decadenza |
|
l’esilio di S. Giovanni Grisostomo, e in occasione della Nika delle fazioni Azzurra e Verde. Appena fu cessato il tumulto, la plebe Cristiana deplorò quella sacrilega temerità; ma si sarebbe rallegrata di tal disgrazia, se avesse preveduto la gloria del nuovo Tempio, che in capo a quaranta giorni fu vigorosamente intrapreso dalla pietà di Giustiniano1. Furono tolte di mezzo le rovine, se ne fece una pianta più spaziosa, e siccome questa esigeva il consenso di alcuni proprietari del terreno, che voleva occuparsi, i medesimi ottennero le più esorbitanti condizioni dall'ardente desiderio, e dalla timorosa coscienza del Monarca. Antemio ne fece il disegno, ed il suo genio diresse le operazioni di diecimila artefici, a' quali non
- ↑ Nella folla di Scrittori antichi e moderni, che hanno celebrato l’edifizio di S. Sofia, io distinguerò e seguirò: 1. Quattro Spettatori ed Istorici originali di esso, cioè Procopio (De Aedif. l. I c. 1), Agatia (L. V p. 152), Paolo Silenziario (in un Poema di 1026 Esametri ad calcem Annae Comnen. Alexiad.) ed Evagrio (L. IV c. 31): 2. Due leggende Greche più recenti, Giorgio Codino (De Orig. CP. p. 64, 74), e lo Scrittore anonimo del Banduri (Imp. Orient. Tom. I l. IV p. 65, 80): 3. Il grande Antiquario Bizantino Du-Cange (Comment. ad Paul. Silent. p. 525, 598 e CP. Christi L. III pag. 4, 78): 4. Due Viaggiatori Francesi, cioè Pietro Gillio (De Topograph. CP. L. II c. 3, 4) nel secolo XVI, e Grelot (Voyage de CP. p. 95, 164. Paris 1680 in 4). Quest’ultimo ha pubblicato anche le piante, i prospetti e le vedute interne di S. Sofia; ed i suoi disegni, quantunque di minor dimensione, sembrano più corretti di quelli del Du-Cange. Io ho adottato e ridotto le misure del Grelot; ma siccome nessun Cristiano può presentemente salir sulla cupola, l’altezza n’è presa da Evagrio paragonato con Gillio, con Greaves, e col Geografo Orientale.