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storia della decadenza |
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derono le nozze solenni di Giustiniano e di Teodora; crebbe a grado a grado la dignità di questa insieme con quella del suo amante; ed appena Giustino ebbe investito il nipote della porpora, il Patriarca di Costantinopoli pose il diadema sul capo dell’Imperatore e dell’Imperatrice d’Oriente. Ma i soliti onori, che la severità de’ costumi romani aveva accordato alle mogli de’ Principi, non potevano soddisfare nè l’ambizione di Teodora, nè la tenerezza di Giustiniano. Ei la collocò sul trono, come un’eguale ed indipendente Collega nella sovranità dell’Impero, e s’impose a’ Governatori delle Province un giuramento di fedeltà in nome di Giustiniano insieme e di Teodora1. Cadeva il Mondo Orientale prostrato avanti al genio ed alla fortuna della figlia d’Acacio. Quella prostituta, che in presenza d’innumerabili spettatori aveva macchiato il teatro di Costantinopoli, adoravasi come Regina nella stessa Città da’ gravi Magistrati, da’ Vescovi Ortodossi, da’ Generali vittoriosi, e da’ soggiogati Monarchi2.
- ↑ Io giuro per il Padre ec. per la Vergine Maria, per i quattro Evangeli quae in manibus teneo, o per i santi Arcangeli Michele e Gabriele, puram conscientiam, germanumque servitium me servaturum Sacratissimis DD. NN. Justiniano, et Theodorae conjugi ejus (Novell. VIII Tit. 3). Avrebb’egli obbligato questo giuramento in favor della vedova? Communes tituli et triumphi ec. (Alemann. pag. 27 ec.).
- ↑ „La riconosca la grandezza, ed essa non è più vile„ ec.
Senza il critico telescopio di Warburton, io non avrei mai ravvisato in questa general pittura del vizio trionfante, alcuna personale allusione a Teodora.
