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166 | storia della decadenza |
ignoravano le arti della pace, soddisfacevano a vicenda le loro passioni nelle guerre straniere e domestiche. La cavalleria dell’Armorica, i lancieri di Gwent, e gli arcieri di Merioneth come erano ugualmente formidabili; ma la lor povertà rade volte poteva provvedergli di scudi o di elmi: e l’incomodo peso di questi avrebbe ritardato la velocità e l’agilità delle subitanee loro operazioni. La curiosità d’un Imperator Greco fece delle ricerche ad uno de’ più grandi fra’ Monarchi Inglesi intorno allo stato della Brettagna; ed Enrico II potè asserire, per la propria personal esperienza, che la provincia di Galles era abitata da una razza di guerrieri nudi, che affrontavan senza timore le armi difensive de’ loro nemici1.
Per la rivoluzione della Brettagna si ristrinsero i limiti della scienza, ugualmente che quelli dell’Impero. L’oscura nuvola, ch’era stata rischiarata dalle scoperte Fenicie, ed affatto sgombrata dalle armi di Cesare, si posò di nuovo su’ lidi dell’Atlantico, ed una provincia Romana si perdè nuovamente fra le isole favolose dell’Oceano. Cento cinquant’anni dopo il regno d’Onorio, il più grave Istorico di que’ tempi2 descrive le meraviglie d’un isola remota, le
- ↑ La pittura de’ costumi di Galles e dell’Armorica è tratta da Giraldo (Descript. Cambriae c. 6, 15 inter Scriptor. Cambden p. 886, 891), e dagli autori, che cita l’Abbate di Vertot (Hist. crit. Tom. II. p. 259, 266).
- ↑ Vedi Procopio De bell. Gothic. L. IV. c. 20, p. 620, 625. L’Istorico Greco stesso è così confuso dalle maraviglie ch’ei riferisce, che appena tenta di distinguer le isole di Brittia,
facile eloquenza a’ Romani, a’ Francesi, ed a’ Britanni. Il malizioso Gallese vuol far credere, che la taciturnità Inglese potrebb’esser forse l’effetto della lor servitù sotto i Normanni.