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8 | storia della decadenza |
cero risorgere la vita devota, e contemplativa, che si era introdotta dagli Esseni, nella Palestina e nell’Egitto. L’occhio filosofico di Plinio aveva osservato con sorpresa un Popolo solitario, che abitava fra le palme vicino al Mar Morto, che sussisteva senza danaro, si propagava senza donne, e traeva dal disgusto e dal pentimento dell’uman genere, un perpetuo rinforzo di volontari associati1.
[A. 305] L’Egitto, fecondo padre di superstizione, somministrò il primo esempio della vita monastica. Antonio2, inculto3 giovane delle parti più basse della Tebaide,
- ↑ Plin. Hist. Nat. V. 15 Gens sola; et in toto orbe praeter ceteras mira, sine ulla femina, omni venere abdicata, sine pecunia, socia palmarum. Ita per saeculorum millia (incredibile dictu) gens aeterna est, in qua nemo nascitur. Tam faecunda illis aliorum vitae poenitentia est. Ei li pone appunto al di là del nocivo influsso del lago, e nomina Engaddi, e Masada, come le città più vicine. La Laura, ed il monastero di S. Saba non potevano esser molto distanti da questo luogo (Vedi Reland, Palaestin. Tom. I. p. 295, Tom. II. p. 763, 874, 880, 890).
- ↑ Vedi Athanas. Op. Tom. 2. p. 450-505 e Vit. Patrum p. 26-74 con le annotazioni di Rosweyde. La prima contiene l’originale Greco; l’altra è una traduzione Latina molto antica, fatta da Evagrio amico di S. Girolamo.
- ↑ Γραμματα μεν μαθειν ουκ ηνεσχετο Athanas. Tom. 2. in vit. S Anton. p. 452, ed è stata ammessa l’asserzione della sua totale ignoranza da molti degli antichi, e dei moderni. Ma il Tillemont (Mem. Eccl. Tom. VII. p. 666) dimostra
ci, opera anonima Tom. I. p. 433, stampata in Berlino 1751). Roma, e l’Inquisizione di Spagna imposero silenzio alla profana critica de’ Gesuiti di Fiandra (Helyot, Hist. des Ordres monast. Tom. I. p. 282, 300), e si eresse nella Chiesa di S. Pietro la statua d’Elia il Carmelitano (Voyag. du P. Labat Tom. III. p. 87).