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dell'impero romano cap. xxx. | 93 |
quegl’inquieti Barbari non poteron trascurare la bella opportunità della guerra Gotica, in cui le mura ed i quartieri della Provincia restaron privi di truppe Romane. Se permettevasi ad alcuno de’ Legionari di tornare dalla spedizion d’Italia, il fedele ragguaglio, che davano della Corte e del carattere d’Onorio, doveva tendere a sciogliere i vincoli d’alleanza, e ad esacerbare l’indole sediziosa dell’armata Britannica. Fu ravvivato lo spirito di ribellione, che aveva una volta turbato il secolo di Gallieno, dalla capricciosa violenza de’ soldati; e gl’infelici, e forse ambiziosi candidati, che erano gli oggetti della loro scelta, furono gl’istrumenti, ed alla fine le vittime della loro passione1. Marco fu il primo, che essi collocarono sul trono come legittimo Imperatore della Britannia e dell’Occidente. Violarono con la precipitosa uccisione di Marco il giuramento di fedeltà, a cui s’erano da loro stessi obbligati; e col disapprovare i costumi di lui, può sembrare che ponessero un onorevol epitaffio sulla sua tomba. Graziano fu il secondo, ch’essi adornarono del diadema e della porpora; ed al termine di quattro mesi Graziano ebbe il medesimo fato, che il suo predecessore. La memoria del gran Co-
- ↑ Gli usurpatori Britannici son presi da Zosimo (l. VI p. 371-375), da Orosio (l. VII c. 40. p. 576, 577), da Olimpiodoro ap. Phot. pag. 181), dagl’Istorici Ecclesiastici, e Croniche. Ai Latini però non è noto Marco.
toni p. 199). Le sessantasei vite di S. Patrizio, che sussistevano nel nono secolo, dovevano contenere altrettante migliaia di bugie; pure possiamo credere, che il futuro Apostolo fosse condotto via schiavo in una di queste invasioni Irlandesi (Usser. Antiquit. Eccles. Britann. p. 431. e Tillemont Mem. Eccl. Tom. XVI. p. 456. 782).