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dell'impero romano cap. xxx. 67


L’eloquenza di Claudiano1 ha celebrato con prodigo applauso la vittoria di Pollenzia, una delle più gloriose giornata della vita del suo Signore; ma la ripugnante e parziale sua musa concede anche una più genuina lode al carattere del Re Goto. Il suo nome in vero è infamato dai vergognosi epiteti di pirata e di ladro, a’ quali i conquistatori d’ogni secolo hanno sì giusto diritto: ma il Poeta di Stilicone è costretto a confessare, che Alarico godeva quell’invincibile qualità d’animo, che rende superiore ad ogni disgrazia, e trae dall’avversità sempre nuovi mezzi di risorgere. Dopo la total disfatta della sua infanteria, egli fuggì o piuttosto ritirossi dal campo di battaglia con la maggior parte della cavalleria salva ed intatta. Senza perdere un momento a compiangere l’irreparabil perdita di tanti suoi bravi compagni, lasciò che il vittorioso nemico stringesse in catene le schiave immagini d’un Re Goto2; ed arditamente risolvè d’aprirsi i mal guardati passi dell’Apennino, di sparger la desolazione sul fertile suolo della Toscana,

    (come il Filippi di Virgilio Georg. I. 490) secondo la libera Geografia d’un Poeta. Vercelli e Pollenzia son distanti sessanta miglia fra loro; e la differenza è anche maggiore, se i Cimbri fossero stati disfatti nella vasta e nuda pianura di Verona (Maffei, Veron. Illustr. P. I. 54-62).

  1. Bisogna esaminare rigorosamente Claudiano e Prudenzio, per ridurre le figure, ed estorcere il senso istorico di que’ Poeti.
  2. Et gravant en airain ses frêles avantages
    De mes états conquis enchaîner les images.

    Era famigliare a’ Romani la pratica d’esporre in trionfo le immagini de’ Re e delle Province. Il busto di Mitridate medesimo, d’oro massiccio, era alto dodici piedi. Freinshem, Suppl. Livian. 103. 47.