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466 storia della decadenza


CAPITOLO XXXVI.

Sacco di Roma fatto da Genserico, Re de’ Vandali. Sue depredazioni navali. Successione degli ultimi Imperatori occidentali, Massimo, Avito, Maiorano, Severo, Antemio, Olibrio, Glicerio, Nipote, Augustolo. Total estinzione dell’Impero dell’Occidente. Regno d’Odoacre, primo Re Barbaro d’Italia.

La perdita, o la desolazione delle Province, dall’Oceano alle Alpi, diminuì la gloria e la grandezza di Roma: ma la separazione dell’Affrica distrusse irreparabilmente l’interna sua prosperità. I rapaci Vandali confiscarono i beni patrimoniali de’ Senatori, ed impedirono i regolari sussidi, che sollevavano la povertà, ed incoraggivano l’ozio de’ plebei. La miseria de’ Romani fu tosto aggravata da un attacco inaspettato; e quella Provincia, che per tanto tempo si era coltivata per loro uso da industriosi e fedeli sudditi, fu armata contro di loro da un ambizioso Barbaro. I Vandali e gli Alani, che seguitavano il fortunato stendardo di Genserico, avevano acquistato un ricco e fertile territorio, che si estendeva lungo la costa sopra novanta giornate di cammino da Tangeri a Tripoli; ma l’arenoso deserto ed il Mediterraneo ristringevano e confinavano da ambe le parti gli angusti lor limiti. La scoperta e la conquista de’ popoli neri, che abitavano sotto la zona torrida, non poteva tentare la ragionevole ambizione di Genserico; ma egli rivolse gli occhi verso il mare; risolvè di formare una forza navale; e l’audace sua risoluzione fu eseguita con ferma