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428 | storia della decadenza |
relazione col Re degli Unni, la rea Principessa venne rimandata, come un oggetto d’orrore, da Costantinopoli in Italia; le fu risparmiata la vita: ma si fece la ceremonia del suo matrimonio con un marito oscuro e solo di nome, prima che fosse rinchiusa in una perpetua carcere a piangere que’ delitti e quelle sventure, che Onoria avrebbe potuto evitare, se non fosse nata figlia d’un Imperatore1.
L’erudito ed eloquente Sidonio, nativo della Gallia, e contemporaneo, che dopo fu Vescovo di Clermont, aveva promesso ad uno de’ suoi amici di comporre un’istoria regolare della guerra d’Attila. Se la sua modestia non l’avesse distolto dall’esecuzione di tale interessante opera2, avrebbe l’Istorico riferito, con la semplicità propria del vero, que’ memorabili avvenimenti, a’ quali con incerte e dubbiose metafore il Poeta concisamente ha fatto allusione3. Obbedi-
- ↑ Le avventure d’Onoria sono imperfettamente riferite da Giornandes (de success. regn. c. 97 e de reb. Get. c. 42 p. 674), e nelle Croniche di Prospero e di Marcellino; ma non possono essere coerenti o probabili, se non separiamo con un intervallo di tempo e di luogo il suo intrigo con Eugenio, e l’invito che fece ad Attila.
- ↑ Exegeras mihi, ut, promitterem tibi, Attila bellum stylo me posteris intimaturum.... coeperam scribere, sed operis arrepti fasce perspecto, taeduit inchoasse: Sidon. Apolin. lib. VIII Ep. 15 p. 246.
- ↑
..... Subito cum rupta tumultu
Barbaries totas in te transfuderat Arctos
Gallia. Pugnacem Rugum, comitante Gelono
Gepida trux sequitur. Scyrum Burgundio cogit,
Chunus, Bellonotus, Neurus, Bastarna, Toringus
medesimo, che avea sposato la figlia ed erede di Teodosio il Giovane, avrebbe avuto diritto all'Impero orientale.