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416 | storia della decadenza |
importanti passaggi del Rodano, e della Loira. Questi selvaggi alleati non erano in vero meno formidabili pei sudditi, che pei nemici di Roma. Il loro stabilimento a principio fu sostenuto dalla licenziosa violenza della conquista; e la Provincia, che occupavano, fu esposta a tutte la calamità d’un’ostile invasione1. Gli Alani della Gallia, estranei rispetto all’Imperatore o alla Repubblica, erano addetti all’ambizione d’Ezio; e sebbene questi potesse sospettare, che in una guerra con Attila stesso si sarebbero rivoltati alle bandiere del nazionale loro Sovrano, contuttociò il Patrizio si affaticava a frenarne, piuttosto che ad eccitarne, lo zelo e lo sdegno contro i Goti, i Borgognoni, ed i Franchi.
[A. 451] Il regno, stabilito da’ Visigoti nelle Province meridionali della Gallia, aveva appoco appoco acquistato forza e maturità; e la condotta di quegli ambiziosi Barbari, tanto in pace che in guerra, impegnava Ezio
- ↑ Vedi Prosp. Tyr. p. 639. Sidonio (Paneg. Avit. 246) si duole in nome dell’Alvernia sua Patria.
Lithorius Scythicos equites, tunc forte subacto
Celsus Aremorico, Geticum rapiebat in agmen
Per terras, Arverne, tuas, qui proxima quaeque
Discursu, flammis, ferro, feritate, rapinis,
Delebant; pacis fallentes nomen inane.Un altro Poeta, cioè Paolino del Perigord, conferma questo lamento. Nam socium vix ferre queas, qui durior hoste. Vedi Dubos Tom. 1 p. 330.
duntur. Prosper. Tyron., Chron. in Histor. de Franc. Tom. 1. p. 639. Pochi versi dopo, Prospero nota che furono assegnate agli Alani delle terre nella Gallia ulteriore. Senz’ammetter la correzione dell’Ab. Dubos (Tom. 1. p. 300), la ragionevole supposizione di due colonie, o guarnigioni di Alani confermerà i suoi argomenti, e toglierà le obiezioni.