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dell'impero romano cap. xxxii | 275 |
[A.395 399] Sono tanto fra loro connessi i primi avvenimenti del regno d’Arcadio e d’Onorio, che la ribellione dei Goti e la caduta di Buffino hanno già avuto luogo nell’Istoria dell’Occidente. Si è già osservato, che Eutropio1, uno dei principali Eunuchi del palazzo di Costantinopoli, successe a quel superbo Ministro, di cui aveva ultimato la rovina, e tosto imitato i vizi. Ogni Ordine dello Stato inchinavasi al nuovo favorito, e la vile ed ossequiosa lor sommissione l’incoraggiò ad insultar le leggi, e quel che è viepiù difficile o pericoloso, i costumi del paese. Sotto i più deboli fra i Predecessori d’Arcadio, il regno degli Eunuchi era stato segreto e quasi invisibile. S’erano insinuati nella confidenza del Principe; ma le ostensibili loro funzioni erano ristrette al domestico servizio della guardaroba e della camera Imperiale. Potevano essi dirigere sotto voce i pubblici consigli, e distruggere con le maliziose lor suggestioni la fama e le sostanze dei cittadini più illustri, ma non avevan mai ardito di porsi apertamente alla testa dell’Impero2, o di pro-
- ↑ Il Barzio, che adorava il suo autore con la cieca superstizione d’un comentatore, dà la preferenza a due libri, che Claudiano compose contro Eutropio, sopra tutte le altre sue produzioni (Baillet Jugemens des Savans Tom. IV. p. 227). In vero contengono essi una satira molto elegante e spiritosa; ed in linea d’Istoria sarebbero più valutabili, se le invettive fossero meno generali e più moderate.
- ↑ Claudiano dopo d’essersi lagnato del progresso che facevan gli Eunuchi nel Palazzo di Roma, ed aver definite le funzioni proprio di essi, aggiunge in Eutrop. I. 41.
... A fronte recedant
Imperii.