Questa pagina è stata trascritta e formattata, ma deve essere riletta. |
124 | storia della decadenza |
I diversi rami, a’ quali fu comunicato, riunirono per mezzo di matrimoni o di eredità le ricchezze ed i titoli delle famiglie Annia, Petronia, ed Olibria: ed in ogni generazione si moltiplicava il numero de’ Consolati per un ereditario diritto. La famiglia Anicia era celebre per la fede e per le ricchezze: fu la prima del Senato Romano, che abbracciasse il Cristianesimo: ed è probabile, che Anicio Giuliano il quale poi fu Console e Prefetto di Roma, purgasse il suo attaccamento al partito di Massenzio con la prontezza, con cui accettò la religione di Costantino1. S’accrebbe l’ampio lor patrimonio dall’industria di Probo, Capo della famiglia Anicia, che divise con Graziano gli onori del Consolato, ed esercitò quattro volte il sublime ufizio di Prefetto del Pretorio2. Le im-
- ↑
.... Fixus in omnes
Cognatos procedit honos; quemcumque requiras
Hac de stirpe virum, certum est de Consule nasci
Per fasces numerantur avi, semperque renata
Nobilitate virent, et prolem fata sequuntur.Claudiano in Prob. et Olyb. cons. 12. etc. Gli Annii, il nome dei quali sembra essersi trasfuso nell’Anicia, notano i Fasti con molti Consolati, dal tempo di Vespasiano sino al quarto secolo.
- ↑ Può comprovarsi coll’autorità di Prudenzio (in Symmach. l. 553) il titolo di primo Senatore Cristiano, ed il disgusto de’ Pagani verso la famiglia Anicia: vedi Tillemont Hist. des Emper., Tom. IV. p. 183. V. p. 44. Baron., Annal. A. 312. n. 78. A. 322. n. 2.
Anicio con singolar rispetto dal Ministro d’un Re Goto d’Italia. (Cassiodoro, Variat. L. X, Ep. 10, 12).