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110 storia della decadenza

Imperiale; ei dovè alla potente intercession di Serena il suo matrimonio con una ricca erede della Provincia dell’Affrica1; e la statua del poeta, eretta nel Foro di Traiano, fu un monumento del gusto e della liberalità del Senato Romano2. Dopo che le lodi di Stilicone divennero offensive e colpevoli, Claudiano fu esposto all’inimicizia di un potente ed implacabile Cortigiano, ch’egli avea provocato coll’insolenza dell’ingegno. Aveva esso paragonato in un vivace epigramma gli opposti caratteri dei due Prefetti del Pretorio d’Italia; ed aveva posto a contrasto l’innocente riposo di un Filosofo, che alle volte impiegava le ore degli affari nel sonno, e forse nello studio, coll’interessata diligenza d’un rapace Ministro, instancabile nella ricerca d’un ingiusto e sacrilego guadagno. „Quanto felice, esclama Claudiano, quanto felice avrebbe potuto essere il popolo d’Italia se Mallio avesse potuto sempre vigilare, ed Adriano sempre dormire!„3 Il riposo di Mallio non

  1. Alle nozze d’Orfeo (modesta comparazione!) tutte le parti della natura animata contribuirono i varj lor doni, e gli Dei stessi arricchirono il lor favorito. Claudiano non aveva nè greggi nè armenti, nè viti, nè ulivi. La sua ricca sposa suppliva a tutto questo. Ma egli portò nell’Affrica una lettera commendatizia di Serena, sua Giunone, e fu reso felice (Epist. II ad Serenam).
  2. Claudiano sentiva l’onore come uno che lo merita (in Praef. Bell. Get.). L’originale inscrizione in marmo si trovò a Roma nel secolo decimoquinto in casa di Pomponio Leto. Avrebbe dovuto erigersi la statua d’un poeta molto superiore a Claudiano nel tempo della sua vita dagli uomini di lettere suoi nazionali e contemporanei. Questo era un nobil disegno!
  3. Mallius indulget somno noctesque diesque:
          In somnis Pharius sacra, profana rapit.