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storia della decadenza |
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st’editto fu dichiarato nullo, e ciò che si fosse illegittimamente donato, dovea confiscarsi in benefizio del tesoro pubblico. Sembra che con una successiva costituzione fossero estesi gli stessi provvedimenti alle Monache e ai Vescovi, e che tutte le persone dell’ordine Ecclesiastico si rendessero incapaci di ricevere alcuna donazione testamentaria, e rigorosamente fossero limitate ai naturali e legittimi diritti della successione. Valentiniano, come custode della domestica felicità e virtù, applicò al male nascente questo rigoroso rimedio. Nella Capitale dell’Impero le donne di case nobili e ricche possedevano vastissimi e indipendenti patrimonj: e molte di quelle devote femmine avevano abbracciato le dottrine del Cristianesimo, non solamente col freddo assenso dell’intelletto, ma eziandio col calore dell’affezione, e forse coll’ardor della moda. Sacrificavano essi i piaceri della pompa e del lusso; e rinunziavano per amor della castità alle dolci lusinghe della società conjugale. Si deputava qualche Ecclesiastico, di reale o di apparente santità, per diriger la timorosa loro coscienza, e per occupare la tenerezza vacante del loro cuore; e spesso qualche furbo o entusiasta, che dall’estremità dell’Oriente correva a godere in uno splendido teatro i privilegj della professione Monastica, si abusava dell’illimitata confidenza che esse precipitosamente accordavangli. Mediante il disprezzo, che questi avevan del Mondo, insensibilmente acquistavano i più desiderabili vantaggi di esso, come il vivo attaccamento di una forse giovane e bella donna, la delicata abbondanza d’una casa opulenta, ed il rispettoso omaggio degli schiavi, dei liberti e dei clienti d’una Senatoria famiglia. Le immense ricchezze delle Dame