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Siamo ben da compiangere noi Papisti, i quali decantiamo per luminari di S. Chiesa uomini di tal carattere! Si cancellino adunque dai nostri fasti i nomi di Agostino e Leone, e non si alleghi mai più nelle cattedre l’autorità di calunniatori sì scandalosi. Ma insieme con essi cancellisi quello di S. Filastrio Vescovo di Brescia; giacchè nel suo libro de Haeresibus sotto il nome di occulti, ed astinenti Manichei1 affermò che i Priscillianisti = resurrectionem negantes, sub figura confessionis Christianae multorum animas mendacio, ac pecudiali turpidine non desinunt captivare: e cancellisi insieme con S. Delfino, che Priscilliano e due suoi seguaci ebber contrario a Bordeaux, con S. Ambrogio, che lor si oppose a Milano, e con il S. Pontefice Damaso, il quale essendo stati già condannati dal Sinodo di Saragozza ricusò per fin di vederli2, cancellisi, io dico, con tutti questi ancor S. Girolamo. Ma perchè? dee soggiungere il Sig. Gibbon con Beausobre, di cui adotta la critica su questo fatto3. „Quel témoignage que celui de S. Jèrome, écrivant de sang froid, et en Historien! Priscillien, dit il, fut opprimè par la faction, par les machinations d’Ithace, et d’Idace. Parle-t-on ainsi d’un homme coupable de prophaner la Religion par les

    occulendam, visum est quibusdam Catholicis Priscillianistas se debere simulare, ut eorum latebras penetrarent. Quod ego fieri prohibens hunc librum condidi„. - Un nemico così giurato della menzogna, e della simulazione dovremo dirlo calunniatore? È ella questa la ragionevolezza del nostro secolo?

  1. Jo. Albert. Fabric. collect. veter. PP. Brixieni. p. 45.
  2. Sulp. Sever. Hist. Sacr. L. 2. Edit. Hieron. de Prato T. 2. §. 47. 48.
  3. Histoire des dogm. de Manich. T. 2. I. 9. p. 755.