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dell'impero romano cap. xxvi. 251

che aveva dato al trono le virtù di Trajano ed i talenti d’Adriano, fu la sede originale d’un’altra famiglia di Spagnuoli, che in un secolo meno felice tenne per quasi ottant’anni il decadente Impero di Roma1. Questa uscì dall’oscurità degli onori municipali mediante l’attivo spirito del vecchio Teodosio, Generale le cui imprese nella Britannia e nell’Affrica formarono una delle più splendide parti degli annali di Valentiniano. Il figlio di quel Generale, che aveva parimente il nome di Teodosio, fu educato da abili professori negli studi liberali della gioventù; ma nell’arte della guerra fu istruito dalla tenera cura e dalla severa disciplina del proprio padre2. Sotto lo stendardo di tal condottiere, il giovane Teodosio andò in cerca di gloria e di cognizioni nei più lontani teatri dell’azione militare; assuefece il suo corpo alla diversità delle stagioni e dei climi; distinse il suo valore per mare e per terra; ed osservò la differente maniera di guerreggiare degli Scoti, dei Sassoni e dei

    veterani d’Italia. Se ne vedono tuttavia le rovine circa una lega sopra Siviglia, ma dall’opposta parte del fiume. Vedasi l’Ispania illustrata di Nonio; breve ma stimabil trattato: c. XVII. p. 64-67.

  1. Io convengo col Tillemont (Hist. des Emper. T. V. p. 726) nel sospetto intorno alla Real genealogia di Teodosio, che rimase occulta fino alla promozione di esso. Anche dopo di questa il silenzio di Pacato contrabilancia la venal testimonianza di Temistio, di Vittore e di Claudiano, che uniscono la famiglia di Teodosio al sangue di Trajano e di Adriano.
  2. Pacato paragona e conseguentemente preferisce la gioventù di Teodosio alla militar educazione d’Alessandro, di Annibale e del secondo Affricano, i quali avevan militato, com’esso, sotto i lor genitori. XII. 8.