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a toglierla altrui. Perciò riconosco in chi asserisce che tutti egualmente erano agitati nel tempo della Controversia Arriana dallo spirito intollerante, che avevano tratto dall’Evangelio, non uno Storico, il quale tiri rispettosamente il velo del Santuario, ma sivvero (per usare un’espressione suggeritami dal Sig. Gibbon istesso) un Profano.

Ho, per quanto mi sembra, adempiute le mie promesse. Tocca ora a voi, intraprendendo un’ampia confutazione degli errori del Sig. Gibbon, a vendicare l’onore della Religione oltraggiata, e a sostenere il decoro del partito Cattolico della nazione; giacchè avete ambedue ed acutezza d’ingegno e cognizione delle lingue erudite ed ogni dì più divenite valenti nelle Ecclesiastiche Controversie. Avvertite però, il vostro Avversario è un Proteo, il quale

Omnia transformat se se in miracula rerum,
Ignemque horribilemque feram fluviumque liquentem.