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Synodi Nicaenae... novis vetera subvertis, nova ipsa rursum innovata emendatione rescindis, emendata autem iterum emendando condemnas... His quidem ego intra Nicaeam scripta a Patribus fide fundatus, manensque non egeo1. Quindi ancora deducesi, che l’Homoousion fu riguardato con savissima avvedutezza da S. Illario sotto diversi aspetti, ora cioè come inutile, or come pio e religioso, ed or come scandaloso ed empio. Riguardollo siccome ozioso ed inutile per coloro, i quali erano immobilmente fondati nella sostanza della fede Nicena, dicendo: his quidem... ego non egeo, e in appresso2. Quod tametsi nobis ad fidem otiosum sit ec.; come pio e religioso poi per quegli stessi, qualora lo usassero a solo oggetto di evitare la confusione Sabelliana, che i maligni Settari spargevano, che si celasse nell’Homoousion dagli Ortodossi, come sopra osservammo3. Mihi quidem similitudo ne UNIONI detur occasio sancta est. E qui dee notarsi che dal S. Vescovo della Gallia non differisce di troppo l’immortale Primate d’Egitto, giacchè protestasi di riguardare i medesimi come fratelli nella credenza, mentre scrive4: Adversus autem eos,

    Imperium pariter ac vitam, et Synodos ad stabiliendam impietatem dereliquit. Philost. l. 6. n. 5.

  1. Lib. cit. §. 23. Vedi ancora il Lib. de Syn. seu de Fide Orient. §. 63.
  2. Lib. cit. §. 27.
  3. Quello però riputavasi dal S. Padre un timor vano, mentre nel Lib. de Synod. §. 91 così parla: Interpretati Patres nostri sunt post Synodum Nicaenam ec. Homoousii proprietatem religiose, extant libri, manet conscientia ec.
  4. De Synod. pag. 703. Vedi N. Aless. Dissert. XV. de voce Ομοιουσιον ad Saec. IV.