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Amanuensi il prova il silenzio di Gelasio Ciziceno presso Fozio, e l’espressa testimonianza del sinodo generale Efesino1.

Per quello poi che riguarda i motivi, che indussero i Padri Niceni ad adottare il vocabolo Ομοουσιον, egli è tanto difficile il persuader un animo non preoccupato da massime eterodosse a giudicar di quel venerando Consesso, come ne giudica il sig. Gibbon, quanto è malagevole l’atterrare i più stimabili fondamenti della certezza storica. „Erano dispostissimi, siccome attestano S. Atanasio2 e Teodoreto3, quei rispettabili Vescovi ad inserire nella professione di fede quelle espressioni soltanto, che si trovavano in termini nelle S. Scritture, cioè che Gesù Cristo è da Dio, è Verbo e Sapienza, e proprio Germe del divin Padre; ma non essendo possibile rinvenirne alcuna che gli Arriani non adattassero al Verbo egualmente, che alle creature, avvedutisi i Padri della lor frode ed empia astuzia furon costretti ad esporre con parole più chiare ciò che intendessero con quella espressione esser da Dio, ed a scrivere per conseguenza, che il Figlio è della sostanza di Dio: affinchè la detta espressione esser da Dio non si credesse accomunata al Figlio ed alle creature, e propria egualmente di loro. In fatti l’esser della divina sostanza non è proprio di crea-

  1. Vedi la Dissert. del P. D. Prudenzio Mairan sopra i Semi-Arriani. Parigi 1722 e l’altra de voce Homoousion ec. Aucto. Liberato Fassoni ec. Romae 1753. V. ancora S. Atanas. De Sent. Dionys. n. 18. Nov. edit. Tom. I. p. 256.
  2. De Nicaen. Syn. Decret. p. 115.
  3. Lib. I. H. E. C. 8.