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vano l’efficacia del battesimo amministrato fuor della vera Chiesa contro i decreti dei Concili di Arles1 e di Nicea2? E non riputavano una meretrice la Chiesa Cattolica, pretendendo che la vera ed immacolata fosse riconcentrata nella fazion di Donato, e pronunziando nel tempo medesimo la condanna della loro eresia con quelle solenni parole liturgiche, con cui dicevano di offerire il Sacrificio per l’unica Chiesa, la quale è sparsa per tutta la terra? Ommetto, che Donato il Cartaginese era Arriano di sentimento, perchè la moltitudine dei Donatisti non vi aderiva3: essendo assai manifesto e per le cose già dette e per essere stati refrattari i Donatisti ad ambedue le legittime Potestà, il Sacerdozio e l’Impero, aver eglino avuto una Fede ed una Dottrina molto diversa da quella dei loro avversari.

Avendo il Sig. Gibbon intrapresa in qualche modo la difesa dei Donatisti, con quanta ragione però già l’avete veduto: credete voi che ei volesse abbandonare la causa dei Novaziani? Pensate: essa è la migliore del Mondo, perciocchè ortodossa era la loro fede e sol dissentivano dalla Chiesa in alcuni articoli di disciplina, i quali forse non erano essenziali per la salute. A dir vero, sulle prime, Novaziano si contentò di dolersi, che in Roma i caduti si ricevessero alla Comunione con soverchia facilità, e questo potè passare per uno zelo di disciplina4, ed anche sedurre alcuni Santi allor prigionieri per la

  1. Can. 8.
  2. Can. 19. cum not. Christ.
  3. S. Ag. De haeres. ad Quod vult Deus. L. 69.
  4. Fleury L. XI. §. 53.