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344 | storia della decadenza |
Danimarca, ed i duchi di Polonia e di Boemia si dichiararono suoi vassalli e tributari. Valicò egli le Alpi con un esercito vittorioso, soggiogò il regno d’Italia, liberò il Papa e congiunse per sempre la corona imperiale al nome ed alla nazione dei Germani. Da quell’epoca memoranda s’introdussero due massime di giurisprudenza pubblica fondate dalla forza, e ratificate dal tempo; I che il principe eletto in una Dieta di Alemagna acquistava ad un tempo i regni subordinati dell’Italia e di Roma; II ma che non poteva legalmente qualificarsi per Imperatore ed Augusto prima di ricevere la corona dalle mani del romano Pontefice1.
Il nuovo titolo di Carlomagno fu annunziato in Oriente dal cangiamento di stile nello scrivere; fu sostituito il titolo di padre che gli davano gl’Imperatori greci a quello di fratello, simbolo d’uguaglianza e di famigliarità2. Forse ne’ suoi carteggi con Irene aspirava al titolo di sposo: i suoi ambasciatori a Costantinopoli parlarono il linguaggio della pace e dell’amicizia; e il fine segreto della lor missione fu quello per avventura di trattar un matri-
- ↑ La forza dell’uso mi costringe a porre Corrado I ed Enrico I l’Uccellatore nel novero degl’Imperatori, titoli che quei Re della Germania non presero mai. Gl’Italiani, per esempio Muratori, sono più scrupolosi e più esatti, e non contano che i principi coronati a Roma.
- ↑ Invidiam tamen suscepti nominis C. P. imperatoribus super hoc indignantibus magna tulit patientia, vicitque eorum contumaciam.... Mittendo ad eos crebras legationes, et in epistolis fratres eos appellando. (Eginardo c. 28. p. 128). E forse per cagion loro affettò egli qualche ripugnanza coll’esempio d’Augusto a ricevere l’Impero.