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dell’impero romano cap. xlix |
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a spese dei Greci allargato su tutto il paese che forma oggi il regno di Napoli. Ma il Duca allora regnante, Arrechis, non volle partecipare alla servitù del suo paese; si dichiarò principe independente, e oppose la sua spada alla monarchia Carlovingia. Si difese egli con fermezza, nè fu senza gloria la sua sommessione; l’Imperatore si contentò ad esigerne un tributo modico, la demolizion delle Fortezze, e l’obbligo di riconoscere nelle sue monete la superiorità d’un Signore. Grimoaldo, figlio d’Arrechis, lusingando Carlomagno, e scaltramente onorandolo col nome di padre, sostenne del pari la propria dignità con prudenza, e a poco a poco Benevento si sottrasse al giogo francese1. IV. Carlomagno è il primo che sotto lo stesso scettro tenesse la Germania. Il nome di Francia orientale sussiste nel Circolo di Franconia; e per la conformità di religione e di governo s’erano recentemente incorporati gli abitanti dell’Assia e della Turingia alla nazion dei vincitori. Gli Alemanni, sì formidabili a Roma, eran divenuti i fidi vassalli e gli alleati dei Franchi, e il lor paese abbracciava il territorio dell’Alsazia, della Svevia e della Svizzera. I Bavaresi, a cui pure si lasciavano le leggi e i costumi patrii, erano più intolleranti di dominio estero; le continue tradigioni del lor Duca Tasillo giustificarono l’abolizione della sovranità ereditaria, e fu divisa l’autorità dei Duchi fra i conti che doveano custodire ad un tempo quella rilevante frontiera francese, ed esercitarvi l’officio di giudici. Ma la parte settentrionale dell’Alemagna, che dal
- ↑ Vedi Giannone, t. I. p. 374, 375, e gli Annali del Muratori.