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312 storia della decadenza

anch’essi alla pubblica credulità1: ma questo titolo, supposto e disusato, continuò a santificare il loro regno; e per un accidente felice al pari di quello che preservò le decretali e gli oracoli della Sibilla, distrutte le fondamenta, l’edificio non ruinò.

Mentre fondavano i Papi in Italia la loro independenza e il loro dominio, le Immagini, ch’erano state la primaria cagione della loro rivolta, si restauravano nell’Impero d’Oriente2. Sotto il segno di Costantino V aveva l’unione del poter civile e del potere ecclesiastico3 rovesciato l’albero della super-

  1. „Baronius n’en dit guère contre; encore en a t-il trop dit, et l’on voulait sans moi (cardinal du Perron) qui l’empêchai, censurer cette partie de son histoire. J’en devisai un jour avec le pape, et il ne me répondit autre chose: Che volete? i canonici la leggono; il le disait en riant.„ (Perroniana p. 77.)
  2. Il rimanente dell’istoria delle Immagini da Irene fino a Teodora, è stata fatta, per parte dei cattolici, da Baronio e Pagi (A. D. 780-840), da Natalis Alexander (Hist. N. T. seculum 8, Panoplia adversus haereticos, p. 118-178), e da Dupin (Bibl. ecclés., t. VI. p. 136-154); per parte de’ protestanti da Spanheim (Hist. Imag. p. 305-639), da Basnagio (Hist de l’Eglise, t. I. p. 566-572, t. II. p. 1362-1385), e da Mosheim (Institut. Hist. eccles. secul. VIII. IX). I protestanti, trattone Mosheim, sono inaspriti dalla controversia, ma i cattolici, eccetto Dupin, si danno a divedere ardenti di tutto il furore e di tutta la superstizione monastica; nè da questo odioso contagio sa preservarsi lo stesso Le Beau (Hist. du Bas-Empire) il quale era pure un uom di mondo e un letterato.
  3. Non è maraviglia, che Costantino V Copronimo iconoclasta, ed anche generalmente incredulo, abbia unito inconvenientemente in lui il potere civile all’ecclesiastico. Gli illuminati governi conoscono i limiti d’ambedue. (Nota di N. N.)