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dell'impero romano cap xlviii. 141


CAPITOLO XLVIII.

Disegno del rimanente dell’Opera. Successione e carattere degl’Imperatori greci di Costantinopoli, dal tempo d’Eraclio a quello della conquista de’ Latini.

Ho già data a conoscere la successione di tutti gl’Imperatori romani da Trajano a Costantino, da Costantino ad Eraclio, e fedelmente ho esposto le avventure o i disastri del lor governo. Son passato a traverso i cinque primi secoli del decadimento dell’Impero romano, ma più d’otto secoli mi restano ancora da trascorrere prima ch’io giunga al termine delle mie fatiche, cioè alla presa di Costantinopoli fatta dai Turchi. S’io tenessi la stessa regola, e l’andamento medesimo, non farei che distendere prolissamente in un gran numero di volumi una materia di poca importanza, la quale non darebbe ai lettori un compenso con un’istruzione ed una ricreazione, che pareggiasse la pazienza ch’esigerebbe da loro. Più che procedessi avanti, nel raccontare il degradamento e il tracollo dell’Impero d’Oriente, più ingrata e noiosa sarebbe la mia opera, in segnare gli annali di ogni regno. L’ultimo periodo dei quali mostrerebbe per tutto la medesima debolezza, la medesima miseria; transizioni rapide e frequenti interromperebbero il legame naturale delle cagioni e degli avvenimenti, e una massa di minute particolarità leverebbe la chiarezza e l’effetto a quelle grandi dipinture che danno gloria e pregio all’istoria d’un tempo remoto. Da Eraclio in poi la scena di Bizanzio si fa più an-