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dell'impero romano cap xlvii. | 97 |
il figlio di Costantino fu deposto, e messo a morte dal discepolo di Macario, gustarono il piacere della vendetta e della dominazione: il simulacro, o il monumento dal sesto Concilio ecumenico fu tolto di mezzo, e gli Atti originali di quel tribunale ecclesiastico furon dati alle fiamme. Ma nel secondo anno di regno fu balzato dal trono il loro protettore; i Vescovi dell’Oriente furono liberati dalla legge di conformità, cui erano stati momentaneamente sottomessi; fu rimessa la fede della Chiesa romana sopra basi più salde dai successori ortodossi di Bardane; e la disputa più popolare, e più sensibile sul culto delle Immagini mandò in dimenticanza i bei problemi sull’Incarnazione1.
Avanti la fine del settimo secolo, il domma dell’Incarnazione fu predicato sino nell’isola della Brettagna, e dell’Irlanda2 tal quale era stato deter-
- ↑ L’istoria del Monotelismo sta negli Atti dei Concilii di Roma (t. VII, pag. 77-395, 601-608), e di Costantinopoli (p. 609-1429). Baronio ha tratto alcuni documenti originali dalla Biblioteca vaticana, e le accurate ricerche del Pagi hanno retificata la sua cronologia. Dupin istesso (Bibliot. ecclés., t. VI, pag. 57-71), e Basnagio (Hist. de l’Eglise, t. I, p. 541-555) ne danno un compendio assai pregevole.
- ↑ Nel Concilio Lateranense nel 679, Wilfrido vescovo Anglo-sassone sottoscrisse pro omni Aquilonati parte Britanniae et Hiberniae, quae ab Anglorum et Brittonum, necnon Scotorum et Pictorum gentibus colebantur (Eddio, in vita S. Wifrido, c. 31 apud Pagi, Critica, t. III, p. 88). Teodoro (magnae insulae Britanniae archiepiscopus et philosophus) fu aspettato a Roma lungamente (Concil. tom. VII, p. 714); ma si contentò di tenere (A. D. 680) il suo Sinodo provinciale in Hatfield, ove ricevè i decreti di Papa Martino